Comune di Novara di Sicilia


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IL CIELO TRA LE DUE NOVARA


  • dal 17/12/2009
  • al 31/12/2010

I novaresi ricorderanno a lungo il Natale 2009, perché giovedì 17 dicembre 2009 diventerà una data storica: si è cominciato a parlare ufficialmente di gemellaggio tra Novara di Sicilia e Novara di Piemonte. Ma il caloroso e simpatico incontro, avvenuto nel Municipio della città del nord, tra i due assessori competenti e alla presenza di una festosa delegazione del borgo siciliano, ha fatto pensare non tanto all’avvio di una burocratica e complessa procedura (che pure, speriamo, ci sarà), ma al decollo immediato di un rapporto di fratellanza e amicizia.

L’entusiasmo dei cittadini di Sicilia, per lo più residenti attualmente in Piemonte, guidati dall’assessore Salvatore Bartolotta, è stato subito contagioso. Le strette di mano a volte valgono più dei protocolli. Il rapporto di collaborazione e di reciproca conoscenza è partito. Con un obiettivo iniziale da inquadrare: il raduno dei “Sciammiadi”, i Novaresi di Sicilia “dispersi” in Italia e nel mondo, che si terrà sul lago Maggiore il prossimo giugno.

Mentre l’assessore piemontese Daniele Andretta (con delega ai Gemellaggi) ha dichiarato nell’incontro di giovedì che “era ora che, dopo duemila anni, le due comunità cominciassero a parlarsi”, il collega Bartolotta ha ribattuto scherzosamente che è facile, visto che “a Nuara, nome storico di Novara di Sicilia, identico a quello dialettale della Novara piemontese, si parla una lingua di ceppo gallo-italico!”. E poi, a Novara di Sicilia, c’è già una bellissima vanella, cioè una via, intitolata a Novara di Piemonte. È stato osservato in sala che “evidentemente qualcuno, tanto tempo fa, in questo meraviglioso borgo tra l’Etna e le Eolie, aveva già guardato con simpatia e speranza ai fratelli del nord”.

In questa gioiosa atmosfera e in una conferenza stampa fuori da canoni usuali,  l’assessore alla cultura Salvatore Bartolotta, frantumando ogni protocollo,  seguendo le sottili ragioni del cuore, facendo prevalere anche il suo pathos da attore, con la sua calorosa presentazione ha travolto tutti, coinvolgendo la totalità dei presenti in questa emozione. Più che assistere a un intervento politico, tutti hanno avuto la sensazione di  osservare l’eruzione dell’Etna. Salvatore è riuscito a comunicare con gesti e parole i sentimenti più profondi, la fragilità, la forza e la  luminosità dell’intera comunità di Novara Sicilia. La sua indimenticabile performance è visibile sui siti di alcune televisioni del nord.

All’incontro ufficiale nella città piemontese, infatti, erano presenti i giornalisti locali di stampa e Tv. E inoltre, insieme ai due assessori, il presidente dell’associazione “I Sciammiadi” Salvatore Bartucciotto, il curatore del sito internet della stessa associazione Nino Belvedere, Agostino Di Natale, Carmelo Belvedere, Alfredo Cosentino e  la gentile consorte dell’assessore Bartolotta.

E naturalmente  non poteva mancare il direttore d’orchestra, Paolo Bossi, l’artefice di questo straordinario giorno, il giornalista che con il suo reportage (Corriere di Novara) su Novara Sicilia - blitz  della primavera scorsa -  ha posto le basi per questo evento e, successivamente, è stato promotore del gemellaggio, anima e trait-d’union tra le due culture. Così, idealmente, Salvatore Bartolotta, Daniele Andretta e Paolo Bossi diventano il simbolo del novarese “assoluto”, tout court, semplicemente novarese e basta.

Il primo, Salvatore, si è guadagnato questo titolo…sul campo, con la sua emozionante performance nel Municipio di Novara Piemonte; Daniele perché, al giusto rigore istituzionale ha aggiunto una sincera emozione, che lasciava trasparire entusiasmo. Paolo è speciale e merita un capitolo a parte. In realtà lui novarese “assoluto” lo è  da molto tempo perché si fregia della doppia novaresità da oltre mezzo secolo, da quando era un bambino. A Novara Piemonte, in un certo giorno invernale e nebbioso degli anni ‘50, Paolo aveva appreso dal maestro Triggiani che esisteva un’altra Novara, incastonata tra i Nebrodi e i Peloritani. Nell’attimo in cui lui ha desiderato visitare la Novara del sud, era già - nel cuore - cittadino delle due comunità. Come scriverebbe un famoso scrittore di Novara Piemonte: per volere degli Dei. O di Dio, chissà. Ma certamente in questo sogno ha incontrato, oggi, un altro bambino con analogo desiderio, ma che guardava invece con curiosità da sud a nord: ed è chi sta raccontando questo evento.

Che straordinario giorno il 17 dicembre 2009. A Novara. E non stiamo qui a specificare se di Piemonte o di Sicilia.

La foto di gruppo, scattata in situazione di luce non ottimale, proprio mentre un accecante raggio di sole bucava le finestre del palazzo comunale, sembra ispirare un titolo impegnativo: “E la luce fu”, sul primo patto fra le due Novara.

Nino Belvedere

(foto: settimanale L’Azione, Novara)